LEONARDO OLMI
Una Vita dedicata ai Viaggi e alla Fotografia
Leonardo Olmi nasce a Firenze nell’estate del 1964. La sua avventura con il mare inizia nel 1979 all’età di 15 anni quando prende il suo primo brevetto subacqueo per immergersi nelle acque dell’Arcipelago Toscano. Si avvicina alla fotografia all’età di 18 anni, in corrispondenza del suo primo viaggio all’estero che lo porta per qualche mese in California. Risale a quel periodo l’uso della prima fotocamera subacquea, noleggiata per fotografare le foreste di kelp di Catalina Island. L’esperienza fotosub è poi continuata al suo rientro in Italia, usando la Nikonos III di un amico. I risultati ottenuti nella fotografia subacquea fino ad allora risultavano incompleti; l’unica cosa giusta erano le inquadrature, il taglio e la scelta dei soggetti, ma per soddisfarlo mancava ancora la cosa più importante, il giusto bilanciamento della luce dato da una corretta esposizione.
Un Esordio da Istruttore Subacqueo
Spinto sempre di più dalla voglia di viaggiare e dal grande fascino verso il mare, Leonardo Olmi diventa Istruttore PADI nel 1990 riuscendo subito a trovare un impiego alle Maldive. Questo meraviglioso arcipelago ha contribuito ad incrementare il suo amore verso la fotografia subacquea e gli è servito anche da impareggiabile campo di allenamento. La prima fotocamera di sua proprietà consisteva in una Motormarine II della Sea&Sea a cui è seguita la prima “vera” fotocamera subacquea professionale per l’epoca, la mitica Nikonos V, montata con le ottiche, prima da 35 e 20mm (con relativi tubi di prolunga), e quindi con l’impareggiabile 15mm. La sua avventura nell’Oceano Indiano andò avanti per due anni, concludendosi con la responsabilità gestionale dei centri diving della Francorosso, per cui aveva lavorato fino ad allora.
I fondali delle Maldive avevano suscitato in lui il forte desiderio di scoprire le meraviglie nascoste anche da altri mari del mondo. Fu così che nel 1992 Leonardo Olmi diventa Master Instructor PADI e spinto dalla voglia di scoprire nuovi paesi si trasferisce per due anni nei Caraibi dove, grazie alla sua ottima conoscenza dell’inglese e dello spagnolo, ha continuato con la sua professione lavorando prima alle isole Cayman, dove ha conseguito anche il brevetto di Istruttore NAUI, e poi a Cancun e Cozumel in Messico. Durante il periodo caraibico, Leonardo ha collaborato ed assistito alcune note “firme” della famosa rivista americana Skin Diver, che realizzavano reportage di fotografia subacquea in varie isole. L’esperienza è stata determinante per il passaggio dal dilettantismo al professionismo.
Fino ad oggi Leonardo Olmi ha accumulato in totale un esperienza subacquea di oltre 20 anni, di cui 9 di insegnamento tra Italia e estero, ha rilasciato oltre 300 brevetti ed ha fatto oltre 5000 immersioni. Molte di queste immersioni le ha dedicate alla fotografia subacquea scattando migliaia di foto che hanno contribuito a migliorare il suo stile e ad affinare la sua tecnica. Olmi riconosce che dopo ogni immersione, guardando le immagini appena realizzate, si possono capire gli errori fatti e migliorare per gli scatti di quella successiva. Ciò vuol dire che non si finisce mai di imparare ed è proprio questo il vero fascino della fotografia subacquea. Durante l’attività professionale da istruttore subacqueo Leonardo si è, infatti, sempre dedicato alla fotografia subacquea dilettantistica con l’intenzione di migliorarsi ed il desiderio di passare al professionismo. La fotografia in studio, con l’uso di fonti di luce artificiale, come i flash e le lampade al tungsteno, hanno aiutato Leonardo a capire la luce, fattore determinante nella fotografia, specialmente in quella subacquea dove l’uso dei flash deve essere ben dosato con quella fonte inesauribile di luce naturale rappresentata dal sole.
L’arrivo al Professionismo
L’amore per i viaggi alla scoperta di nuovi mari, nuovi mondi, nuove persone e nuove tradizioni, hanno portato Leonardo Olmi a prendere la via del fotogiornalismo professionale dedicato ai viaggi, al turismo e alla subacquea. Ha incrementato la sua attrezzatura con gli imparagonabili (per l’epoca, ma che usa ancora a tutt’oggi) flash Ikelite SS200 e scafandri Ikelite ed Aquatica per le sue (all’epoca) Nikon F5 e F90X. Ha visitato oltre 50 paesi diversi in tutto il mondo, senza però mai tralasciare l’attività di istruttore subacqueo, a cui è molto affezionato ed alla quale ha affiancato la fotografia subacquea nei suoi corsi di specialità. Successivamente, tra gli anni 2004 e 2005, ha affrontato con successo e facilità il passaggio dall’uso della diapositiva a quello della digitale, scafandrando le sue Nikon D200, D700 e D2X sempre in custodie Aquatica. La fotografia digitale ha dato nuovi stimoli e nuovi obbiettivi da raggiungere a Olmi, che sfruttando il suo enorme bagaglio d’esperienza nell’uso della pellicola, ha ottenuto grandi risultati anche nella digitale, che migliora ogni volta che si immerge.
Oggi, Leonardo Olmi è un fotografo ed un giornalista professionista (iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti) specializzato in fotografia di viaggi, subacquea, sport e glamour. Oltre al nudo artistico femminile, a cui si riferisce quest’ultimo termine inglese, Leonardo ha anche scritto articoli e ritratto immagini riguardanti il mondo dei motori, come quello della Moto GP, della Formula 1 e del Ciclismo. Olmi ha collaborato regolarmente per oltre un decennio come freelance con le riviste Mondo Sommerso, Il Subacqueo, Sub, Aqva, Panorama Travel, In Viaggio e Max. I suoi reportage e le sue foto sono apparsi anche sulle riviste Marie Claire, Easyrider (USA), Playboy (Italia), Asian Diver (Singapore), Tauchen e Unterwasser (Germania), Duiken (Olanda), Buceadores, Inmersion e Diving a Fondo (Spagna), Océans (Francia), Oxygen, Epsilon e Gynaika (Grecia), Octopus e Neptune (Russia) e molte altre, in Italia e all’estero.
Le sue collaborazioni si sono estese anche alla “Jean-Michel Cousteau’s Ocean Futures Society” fondata dall’oceanografo Jean-Michel Cousteau, figlio del famoso pioniere della subacquea mondiale Jaques Cousteau. Nel 2004 Olmi diventa ufficialmente fotografo Nikon e collabora a varie campagne pubblicitarie fatte in collaborazione tra Nikon e l’agenzia The Gate, che lo portano dal Sudafrica alla Giordania, dalla Slovenia all’Argentina e le Aree Marine Protette Italiane, contribuendo sia con scatti in esterni che materiale subacqueo.Le sue immagini sono state usate anche per cartoline, calendari, posters, cataloghi, guide turistiche, pubblicità, libri, ecc., ecc.. Uno dei suoi lavori più importanti riguarda la pubblicazione di un libro sull’isola di Maui (Hawaii), edito da Bonechi.
Sempre con lo stesso editore e attraverso i suoi testi e le sue foto, Olmi ha partecipato alla realizzazione di libri su Sharm el Sheikh (Egitto), sulle Isole Vergini Inglesi e sulle Isole Vergini Americane. L’archivio di Olmi è composto da oltre 1 milione di immagini e da più di 500 reportage, riguardanti destinazioni turistiche e subacquee tra le più belle del mondo. Leonardo Olmi ha vissuto dai Caraibi alle Maldive. Ha viaggiato dall’emisfero Boreale a quello Australe, si è immerso dal Mediterraneo al Mar Rosso, per poi proseguire verso Mauritius e le Seychelles nell’Oceano Indiano. Ha scoperto il fascino del Sud Est Asiatico, viaggiando dalla Thailandia e il Myanmar alla Malesia, il Borneo e l’Indonesia. Ha raggiunto sia l’Australia che la Papua Nuova Guinea, quindi il Pacifico con le Hawaii e la Polinesia Francese nei mitici Mari del Sud. Ha fotografato sia il Sudafrica che il Sudamerica con il Brasile che lo ha portato ad immergersi anche nell’Atlantico. Ha nuotato a fianco dello squalo balena del Western Australia, ha documentato la migrazione delle megattere di Rurutu in Polinesia Francese, e si è calato in gabbia con Rodney Fox nelle acque del South Australia per immortalare il Grande Squalo Bianco.
Premi e Riconoscimenti
Nel 1993, Leonardo Olmi si trovava a Grand Cayman, dove ha vinto il “Blue Underwater Photo Competition”, il primo e l’unico concorso di fotografia subacquea a cui abbia mai partecipato. Nel 2006 Olmi riceve la medaglia di riconoscimento come autore di uno dei 18 portfolio che mostrano i migliori fotografi subacquei al mondo, pubblicato sul n. 500 di Mondo Sommerso che ha segnato un’edizione storica, celebrando il cinquantenario della più conosciuta tra le riviste subacquee del mondo, pioniera di questo settore.
Sempre nel 2006, in occasione della Bit di Milano, il Ministro del Turismo di Cuba premia Leonardo Olmi per la sua copertina e articolo dedicati a Cuba, pubblicati da Mondo Sommerso sul numero di Maggio 2005, quale migliore dell’anno selezionato tra dodici riviste diverse. In seguito all’incontro che nel 2003 portò Leonardo Olmi a conoscere quel mito di nome Rodney Fox (l’uomo che nel 1964 – anno di nascita di Olmi – sopravvisse all’attacco di uno squalo bianco) partecipando alla spedizione per fotografare il Grande Squalo Bianco ad Adelaide nel South Australia, la trasmissione Neapolis di RAI 3 ha voluto intervistare Olmi per raccontare la sua avventura ed ascoltare le sue impressioni su questa incredibile esperienza.
Le Sue Attrezzature
Il suo equipaggiamento fotografico comprende corpi macchina Nikon D2X, D200 e D700. Ottiche Nikon: fisheye 10,5 e 16mm; grandangolo 14mm; macro 60 e 105mm; zoom 12-24, 17-35, 35-70 e 70-200mm; duplicatore 2X. Flash terrestri Nikon SB28 e SB800. Custodie Acquatica con oblò per tutte le ottiche. Flash subacquei Ikelite SS200. Bracci di prolunga flash in carbonio della Light Crab. Torce di puntamento alogene e led della FA&MI. Per le sue immersioni, Leonardo è sponsorizzato e si affida alla completa e vasta gamma di prodotti messi a sua disposizione dalla CRESSI.
Per vedere alcune delle immagini più belle di Leonardo Olmi visitate la PhotoGallery del suo sito a questo indirizzo: www.leonardoolmi.com