Facciamoci accompagnare da Albatros Top Boat a bordo della San Marco alla scoperta delle meraviglie del mare Sudanese, che il grande J. Cousteau, dopo una delle sue prime immersioni in questa zona del Mar Rosso, definì “La più alta concentrazione di vita esistente al mondo”. A farla da padroni vi troviamo infatti grandi alcionari, una ricca barriera corallina, branchi di barracuda e carangidi, ma soprattutto grigi e martello.
Testo e Foto di Leonardo Olmi.
Il Sudan è il più grande continente dell’Africa, si trova a sud dell’Egitto e confina con almeno altri nove stati africani, tra cui l’Eritrea, il Kenya, l’Etiopia e la Libia, ma in confronto alla sua grandezza, la fascia costiera che si affaccia sul Mar Rosso è piuttosto limitata, non superando i 650 km, molto meno in confronto a quella che occupano altri stati più piccoli come appunto l’Egitto e l’Eritrea. Le prime esplorazioni subacquee di questa parte del Mar Rosso sono iniziate dopo la Seconda Guerra Mondiale ad opera del grande Jaques Cousteau e di Hans Hass. Le coste sudanesi hanno poi affascinato il mondo internazionale della subacquea per decadi, ma l’instabilità politica del paese degli ultimi anni, hanno fatto si che il Sudan venisse sempre considerata una delle regioni più complicate da visitare del Mar Rosso.
Nonostante questo isolamento forzato, pochi operatori del turismo subacqueo (quasi tutti italiani) hanno creduto in questo paese, organizzando barche da crociera che consentissero ai turisti l’accesso verso i più bei punti d’immersione del mare sudanese. Tra questi vi troviamo la Goletta San Marco, sulla quale ci ha portato per una settimana straordinaria la Albatros Top Boat. La barca è di base a Port Sudan, uno dei più importanti porti commerciali dell’Africa orientale, dove convivono pacificamente cristiani e musulmani. Da qui inizierà la vostra indimenticabile vacanza subacquea che vi permetterà di scoprire le bellezze incontaminate dei reef di Sanganeb e Sha’ab Rumi, di esplorare i resti del Precontinente II di Cousteau, e dei relitti dell’Umbria e del Blue Belt, fino ad arrivare ad Angarosh, detta “ la culla degli squali”.
Raggiungere il Sudan non è così semplice e veloce coma andare a Sharm, in quanto dovrà essere richiesto un visto a priori e dovremo perlomeno passare una notte al Cairo (all’andata o al ritorno) per far si che si combinino le coincidenze aeree. Noi abbiamo utilizzato un comodo volo dell’Egypt Air da Roma, e quindi abbiamo passato la notte al Cairo all’andata. Il giorno seguente abbiamo avuto il tempo di fare un’escursione culturale alle Piramidi (che consiglio), rientrare in albergo per una doccia ed andare in aeroporto per l’unico volo serale e settimanale della Sudan Airways alla volta di Port Sudan.
Devo dire che dall’aereo mi aspettavo di peggio, invece era un regolare A300 in buone condizioni. Una volta atterrati a Port Sudan, la sera tardi, l’organizzazione locale ha caricato le nostre valigie sul tetto di uno di quei tipici bus locali, molto pittoresco e spartano, e dopo una mezz’ora di strada in mezzo al deserto abbiamo raggiunto il porto della città e ci siamo imbarcati sulla San Marco. Al rientro siamo invece partiti nel primo pomeriggio ed abbiamo fatto uno scalo al Cairo, dove la coincidenza con l’Egypt Air ci ha portati direttamente a Roma. Per chi volesse invece pernottare di nuovo al Cairo, sarà possibile e potrebbe essere una buona idea per visitare altre meraviglie di questa città caotica ma piena di fascino, come il museo egizio e il suo mercato.
Ma tornando in Sudan, devo dirvi che al risveglio della mattina seguente (dopo essere andati subito a dormire una volta che il simpatico Fabrizio – la nostra guida modenese – ci aveva dato il benvenuto all’arrivo) abbiamo potuto ammirare la barca che ci avrebbe ospitati per una settimana, la Goletta San Marco. Come da filosofia della Albatros Top Boat, che mira a selezionare le migliori barche al mondo per le crociere subacquee dei suoi affezionati clienti, per il Sudan la scelta si è rivolta a questo splendido caicco turco di 30 metri costruito nel 1997 e completamente ristrutturato ed adattato all’attività subacquea nel 2005. Questa barca è la realizzazione di un sogno, quello dei suoi due armatori Licia e Alessandro, che dopo aver esplorato i più bei fondali del mondo hanno raggiunto anche il Sudan, innamorandosi subito (come successe al Comandante Cousteau) dei suoi fondali.
Hanno così deciso di portare qui la loro barca per consentire agli appassionati della subacquea di conoscere il fascino e le meraviglie di questo mare ancora incontaminato. La barca è un classico caicco bi-albero con armamento schooner con due rande auriche e fiocco e trinchetta a prua. Interamente costruita in legno con strutture e finiture in pregiate essenze di mogano ed iroko. Dispone di sei cabine doppie e due triple, tutte dotate di aria condizionata autonoma e servizi privati con box doccia. L’imbarcazione è dotata di ampi spazi prendisole a prua e di una comoda e spaziosa veranda di poppa con tavolo, divano e cuscineria. All’interno si trova un grande salone con zona bar, divano, tavolo, tv lcd, dvd, hi-fi, lettore mp3 e giochi di società.
Alessandro e Licia, che sono quasi sempre a bordo della loro goletta, essendo anche esperti istruttori e guide subacquee, saranno anche coloro che vi accompagneranno sott’acqua, coadiuvati da un professionale e collaudato equipaggio locale che parla perfettamente italiano, e da un bravissimo cuoco che vi delizierà con la sua cucina a base di specialità italiane. In Sudan rimarremo affascinati dalla storia della subacquea, iniziata qui da Cousteau con il suo leggendario esperimento del Precontinente II, oppure dalla storia dei relitti della Seconda Guerra Mondiale, come quello dell’Umbria documentato nel 1951 da Hans Hass con il film “Avventure nel Mar Rosso”. Ma l’attrazione principale del Sudan sono i suoi reef perfettamente intatti, dei veri e propri giardini di corallo circondati da pesci tropicali di tutte le specie, dai bellissimi pesci angelo ai farfalla, dalle grandi cernie ai pesci pappagallo, dagli anemoni con i loro pagliaccio ai piccoli microrganismi, ecc. ecc..
I colori della barriera marina sudanese sono dovuti principalmente alle grandi formazioni di coralli molli e alcionari di tutti i colori, di cui il Sudan è uno dei principali detentori dei mari di tutto il mondo. Ma al di la della barriera corallina, ci saranno anche vortici di barracuda, branchi di carangidi, mante e squali grigi. Ma ci saranno soprattutto i mitici muri di martello, una delle motivazioni principali che attirano migliaia di subacquei all’anno in questa fascia del Mar Rosso del sud.
Il periodo migliore per la visibilità e quindi per la possibilità di riuscire a individuare meglio i martello è quello invernale, quando la temperatura dell’acqua è un po’ più fredda, ossia intorno ai 20°C, mentre via via che ci si avvicina all’estate la temperatura sale fino a 30°C, facendo diventare la visibilità, specialmente in mare aperto, più scarsa e quindi riducendo la possibilità di avvistare e ancor di più di filmare e fotografare i martello, come purtroppo è successo nel nostro caso. Anche se loro erano comunque e sempre li presenti nel blu.
LE IMMERSIONI
Sanganeb, plateau sud: Se fosse possibile classificare un punto d’immersione fino a venti stelle, il plateau sud di Sanganeb le meriterebbe tutte. Oserei dire che qui siamo di fronte al top del diving del Mar Rosso. Il reef di Sanganeb è una enorme torre di corallo che sale in mezzo al blu del mare da una profondità di 800 metri. Nella sua parte più vicina alla superficie si trova una tra le più grandi varietà di coralli possibili ed immaginabili, circondata dalle più belle specie, oserei dire quasi tutte, di pesci di barriera, oltre a molti pelagici, dai carangidi agli squali martello. Il punto d’immersione sul palteau sud è quello che si trova nei pressi del famoso faro di Sanganeb, presente in quasi tutti i reportage fotografici e i video subacquei dedicati al Sudan. Sul faro sono sempre presenti i suoi custodi della marina militare che si alternano alla guardia ogni due settimane. Sarete benvenuti a terra per una breve visita, dove potrete ammirare lo spettacolare panorama dei colori del reef dalla cima del faro. Come detto, questo sito d’immersione contiene tra i più bei coralli del Mar Rosso, mi riferisco principalmente agli stupendi rami di alcionari dai colori sgargianti, ma anche i grandi ventagli di gorgonia. Per le specie di pesce, fatevene venire in mente una e la ritroverete sicuramente sott’acqua qui a Sanganeb. Tra gli squali ci sono sia i pinna nera che i grigi, ma anche i silvertip ed ovviamente i grandi martello.
Sanganeb, plateau nord: Il punto d’immersione sulla punta nord di Sanganeb è sicuramente meno frequentato di quello sulla punta sud, anche se qui si trovano nuovamente spettacolari formazioni coralline sempre ricoperte da bellissimi e colorati alcionari. La vita di barriera a 5 metri sotto la superficie, dove inizia l’immersione, è sempre molto attiva e ricca d’azione. Il reef degrada poi fino a 25 metri, per poi proseguire verso nord fino a -60. Il blu sarà il terreno ideale per individuare i pelagici, dai carangidi ai barracuda, ma se faremo l’aspetto anche i martello sia solitari che in gruppo. Da tenere presente, qui come in tutti gli altri siti d’immersione del Sudan, un fattore molto importante, ossia la corrente. Specialmente quando saremo distratti dai martello. Si, perché essendo in mare aperto e trattandosi di plateau che dal reef si estendono verso il largo, più ci allontaniamo nel blu e più la corrente tenderà ad allontanarci dal reef stesso. Quindi, sarà buona regola, come ci veniva spesso ricordato dalla nostra guida Fabrizio, non perdere mai il contatto visivo con il reef, in modo da rientrare e risalire vicino alla parete dove ci sarà il nostro gommone pronto a recuperarci a fine immersione. Una risalita nel blu, magari con una lunga deco, ci farà invece ritrovare in mare aperto. Se ci sarà piatta saremo recuperati facilmente, mentre con le onde potremo avere difficoltà ad essere individuati.
Sha’ab Rumi sud: Questo è probabilmente il sito d’immersione più popolare di tutto il Sudan. Il reef si trova a poche decine di centimetri dalla superficie, da dove parte una mini parete verticale che scende fino ad una quindicina di metri di profondità. A circa -20 si trovano i resti di una gabbia usata per alcuni esperimenti dal Comandante Cousteau, quando per primo esplorò quest’area del Mar Rosso. La punta si estende dal reef verso il largo fino ad una trentina di metri di profondità per poi incontrarsi con una parete che scende verticale nel blu. Sia sul plateau che lungo questa parete si incontrano grandi alcionari, ma quelli sulla parete hanno dimensioni sempre più grandi man mano che la profondità aumenta. Tanti i pesci, specialmente a branchi, come quelli di big-eyes rossi e di carangidi, ma anche di barracuda. La parte superiore del plateau è il luogo ideale per l’avvistamento di un folto gruppo di squali grigi che regolarmente domina l’area. Noi ci siamo immersi qui più volte ed ogni volta li abbiamo trovati. Per farli rimanere nei paraggi il segreto è di non nuotargli contro, ma stare immobili vicini al reef attendendo che siano loro ad avvicinarsi, consentendoci così di fotografarli e filmarli.
Nel blu ci potrebbero essere di nuovo ad attenderci i martello, oltre che isolati anche con i classici muri. Sarà necessario andare nel blu in una profondità compresa tra i 35 ed i 45 metri ed attendere il loro arrivo senza, come detto prima, perdere di riferimento il reef. Se saremo più sub dovremo mantenerci in gruppo, se qualcuno gli nuoterà contro, si immergeranno e li perderemo. Questo punto d’immersione è così fantastico e vario che noi ci siamo immersi per ben cinque volte, scovando ogni volta cose diverse, oppure vedendo ancora meglio ciò che ci eravamo persi prima, come appunto gli squali.
Sha’ab Rumi, Precontinente II: E’ il famoso sito, dove nel 1963 Jaquest Cousteau condusse il suo esperimento chiamato Precontinente II, scenario del suo famoso e premiato film “Il mondo senza sole”. Se nel suo primo esperimento del 1962 nelle acque vicino a Marsiglia, chiamato Precontinente I, il Comandante aveva condotto con successo il suo primo lavoro dove due uomini avevano vissuto sott’acqua per una settimana a 11,5 metri di profondità, nel suo secondo esperimento Cousteau aveva costruito un ambiente subacqueo capace di contenere cinque uomini che avrebbero vissuto ad una profondità simile ma per un mese. L’immersione inizia proprio sulla campana a forma di riccio usata da Cousteau per l’esperimento, la si può visitare anche al suo interno. Poi proseguiamo verso nord lungo la parete che da 10-15 metri scende fino a 30 ed oltre. Troveremo molti alcionari sia sulla parte bassa che fonda dell’immersione, veramente belli e colorati. Non molto distante dalla campana ci sono anche altri resti usati nell’esperimento da Cousteau, tra cui anche un’altra gabbia. Questo sito è ideale anche per un’immersione notturna, dove oltre a molti anemoni chiusi e pappagallo che dormono, troveremo anche molti gamberetti e granchietti nascosti tra i rami degli alcionari.
Relitto Umbria: Il relitto di questo cargo italiano si trova proprio di fronte a Port Sudan ed è uno dei relitti storici facente parte della lista dei più belli al mondo, un vero tesoro per il Mar Rosso Sudanese. La nave fu autoaffondata allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, esattamente il 9 Giugno del 1940, per non lasciare nelle mani del nemico il suo prezioso carico. Le sue stive contenevano, infatti, circa 6.000 tonnellate di bombe e 600 casse di detonatori, spezzoni incendiari, 200 tonnellate di alto esplosivo stivato nelle celle frigorifere, 100 tonnellate di armi varie, oltre 2.000 tonnellate di cemento e tre splendidi esemplari di Fiat 1100 lunghe. La lamiera più bassa della nave si trova a circa 35 metri di profondità, mentre quella più alta parte addirittura dalla superficie, dove si infrangono le onde, permettendo così anche a chi solo voglia fare snorkeling di osservarlo, divertirsi ed ammirarne la sua maestosità. L’Umbria giace sul lato di babordo ed il suo scafo è ancora completamente intatto ed incredibilmente incrostato da coralli di tutti i tipi. Vale la pena esplorarlo sia al di fuori che al suo interno, facendoci tranquillamente due immersioni, ma anche una notturna.
INFORMAZIONI UTILI
TOUR OPERATOR e CROCIERA : Albatros Top Boat
Via Balilla, 25 – Verbania (Lago Maggiore)
tel. 0323-505.220 – www.albatrostopboat.com – info@albatrostopboat.com
La Albatros Top Boat è uno dei tour operator meglio organizzati e più efficienti per le crociere subacquee. Per il Sudan Albatros Top Boat ospita i suoi clienti sulla Goletta San Marco, uno splendido caicco turco di 30 metri i cui armatori sono due esperti italiani, Licia ed Alessandro, che dopo aver esplorato i fondali più belli del mondo si sono trasferiti in Sudan di cui sono pazzamente innamorati. Sono quasi sempre a bordo e saranno loro stessi a guidarvi nelle vostre immersioni. Albatros Top Boat, oltre al Sudan, propone anche soggiorni e crociere esclusive in altre bellissime destinazioni, come le Seychelles, le Galapagos, il Sudafrica, la Thailandia, il Mar Rosso, ecc. ecc., ma soprattutto alle Maldive. Vi consigliamo pertanto di visitare il loro sito per tutte le delucidazioni in merito. Le loro barche da crociera e le loro isole sono specializzate per i sub più esigenti e godono di un’ottima reputazione, derivante da un’esperienza di oltre vent’anni. Contattando Albatros Top Boat si può prenotare direttamente l’intero pacchetto per trascorrere una settimana a bordo di una delle loro barche, su una delle loro isole o combinare entrambe, comprensivo di volo, trasferimenti, crociera e immersioni.
Dotazioni diving sulla MS San Marco
20 bombole da 15lt in acciaio bi-attacco INT/DIN, 2 compressori elettrici 1600lt/h, attrezzature subacquee a noleggio, ossigeno terapeutico, ricarica torce e flash, servizio di video-ripresa personalizzato, corsi PADI da Owd a Divemaster, corsi specialità PADI, 2 gommoni di metri 6 con motore da 100cv.
Itinerari diving della MS San Marco
Crociera di 7 giorni
Si raggiunge Wind Gate Reef, con il magico relitto della nave italiana Umbria per proseguire sino al faro di Sanganeb dimora di grossi squali grigi, banchi giganteschi di barracuda, carangidi e squali martello. La tappa successiva è Sha’ab Rumi in prossimità della pass dove Cousteau nel 1964, creò il suo laboratorio. Si prosegue a sud fino a Sha’ab Rumi, dove si possono avvicinare branchi di squali grigi, squali martello e barracuda stanziali in queste acque. Poco più a nord troviamo il reef di Sha’ab Suadi con il relitto della Blue Belt che nasconde enormi cernie tropicali.
Crociera di 14 giorni
Da Quita El Banna si raggiunge l’isola di Sha’ab Baya dove visitare il Merlo Reef ,il pinnacolo madreporico di Anga Rosh (la madre degli squali qui presenti a decine e di ogni specie) e Mesharifa, il tempio delle mante. Al ritorno Marsha Fijab dove sono presenti centinaia di delfini che nuotano intorno all’imbarcazione.
COMPAGNIA AEREA : Egypt Air – www.egyptair.com.eg
La Egypt Air è sicuramente una delle migliori e più affidabili compagnie aeree del medio oriente, ed offre comodi collegamenti sia da Roma che da Milano per il Cairo, dove (a seconda della nostra città di partenza dall’Italia e della coincidenza con il volo della Sudan Airways per Port Sudan) dovremo soggiornare per una notte all’andata o al ritorno. Questo ci consentirà comunque di poter visitare le bellezze del Cairo, come le sue Piramidi, il museo egizio o il mercato della città. E’ consigliabile, quindi, fare anche una sosta più lunga, all’andata o al ritorno, in questa caotica, ma affascinante e misteriosa città.
PARCHEGGIO AUTO IN AEROPORTO IN ITALIA :
Park to Fly – www.parktofly.it
Roma Fiumicino: Via Portuense, 2335 – Campo Fiumicino – tel. 06-6504.1645
Milano Malpensa: Via del Gregge, 220 – Lonate Bozzolo (VA) – tel. 0331-301.872
Uno dei modi migliori per raggiungere l’aeroporto di partenza dalla nostra città, è sicuramente quello di farlo con la nostra auto e lasciarla in un parcheggio a lunga sosta dai prezzi molto abbordabili, evitando costose auto a noleggio con fastidiosi ritiri e riconsegna dell’auto stessa. Questo servizio è particolarmente indicato per i sub che spesso hanno qualche bagaglio in più della norma e troverebbero scomodo muoversi in treno. Una volta parcheggiata l’auto nei parcheggi che si trovano in prossimità degli aeroporti, saremo trasportati da un servizio di navetta gratuita direttamente al nostro terminal. La navetta sarà poi pronta a riprenderci al rientro della nostra vacanza.
COME TELEFONARE : Nella zona di Port Sudan prendono cellulari Tim e Vodafone, qualche difficoltà con wind, lasciata la zona di Wingate (relitto Umbria) non prende più, unico punto di copertura sul faro di Sanganeb. A bordo c’é comunque un cell sudanese che ha questo numero: 00249-918-232.312.
PERIODO MIGLIORE : Ottobre-Novembre per le mante a Marsa Fijab, i martello sono molto fondi, c’è comunque la presenza di squali grigi, seta e pinna bianca. Da Dicembre si iniziano a vedere i martello sui 40 mt, da Gennaio in poi è ottimo.
FUSO ORARIO : +2 ore rispetto all’Italia.